Venerdì scorso 12 marzo le Zebre hanno giocato a Parma contro il Leinster e perso 31-48. Una partita altalenante quella disputata dai ragazzi di coach Bradley ma che ha visto gli irlandesi dai numerosi debuttanti vincere. Fa pensare come la franchigia italiana schieri all'incirca 35 giocatori a stagione mentre gli ospiti, l'hanno scorso, han fatto giocare più di 60 atleti. Tant'è, queste un po' di immagini nell'atmosfera silente del Lanfranchi. Rugby Love! |
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Fantastica se non fosse che, rientrati verso l'Olimpico per ritirare gli accrediti stampa, io e Norberto ci siamo trovati improvvisamente soli. Nessun banchetto abusivo con i venditori di sciarpe-evento, nessun ingorgo nel traffico, due soli vigili urbani al semaforo, nessuna ressa verso l'ingresso del viale delle Olimpiadi, nessuna guida al match da acquistare, niente "zozzoni" con panini e birre, niente folklore, nessuna ressa ai tornelli, nessun ex giocatore che si intrattiene con il pubblico, nessun pubblico, nessun fotografo o giornalista che vaga cercando storie e colori. Nessuna musica. Il silenzio del covid. Nulla. Nulla di nulla. Varcati i cancelli con i controlli dove abbiamo consegnato un paio di moduli con dichiarazioni sul nostro stato di salute, ci tuffiamo nel nulla vero e proprio dello stadio. Nulla alla reception della stampa, nulla in sala stampa, nulla al bar della stampa. Solo i fotografi accedono all'interno dello Stadio perché i giornalisti salgono in tribuna stampa per il tramite di una scala esterna alla struttura. Croce Rossa Vigili del Fuoco e tecnici del campo sono i tifosi - se tifano - in questo incontro inaugurale del 6 Nazioni 2021. Una partita, Italia-Francia, che pare essere un atto dovuto. Manca il pubblico e mi manca il pubblico. Mi domando come riescano i nostri ragazzi, alcuni ragazzini, a cogliere la vera emozione di un debutto stagionale in azzurro. Guardo intorno dove erano soliti sedersi decine di migliaia di spettatori festanti e un po' esibizionisti. Stanchi delle sconfitte azzurre ma sempre speranzosi e pronti a cantare l'inno. Un'atmosfera ora così assurda nel nulla dell'Olimpico prima che arrivi il nulla all'Olimpico. Le fotografie sono qui, a ricordo di una giornata che, per fortuna, mi ha riavvicinato alla pallaovale ma che, per sfortuna, era azzurra. Rugby Love chiassoso a tutti!
Questa patologia ha causato tra il 1980 e il 2015 in Italia il decesso di 190 giovani atleti; uno studio svolto in collaborazione tra l’Università di Padova e la Regione Veneto ha messo in evidenza che su un totale di 700 atleti sotto i 40 anni, deceduti in questo stesso periodo per morte cardiaca improvvisa, la cardiomiopatia aritmogena ha inciso per il 27%.
Il campione della nazionale inglese di cricket James Taylor ha raccontato nella sua autobiografia i motivi sanitari dell'abbandono, nel 2016, dell'attività agonistica. Lui ha potuto farlo, a differenza di altri sfortunati atleti come i calciatori Piermario Morosini, centrocampista 26enne del Livorno morto nel 2012 dopo essersi sentito male in campo durante una partita di serie B, e Antonio Puerta, calciatore del Siviglia deceduto nel 2007 dopo un arresto cardiaco in una partita della prima giornata del campionato spagnolo. L’Università di Padova rappresenta un centro di eccellenza mondiale per lo studio sia clinico che genetico della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro. Più recentemente, sono state individuate le cellule che contribuiscono allo sviluppo di tessuto fibroso e adiposo nei soggetti affetti. Questo studio è stato fatto in collaborazione con un gruppo di ricerca della British Columbia University di Vancouver, che da molti anni si occupa di studiare una tipologia particolare di cellule muscolari, quelle fibro-adipogeniche. Questa scoperta ha aggiunto un tassello importante per capire le cause della cardiomiopatia aritmogena e ha aperto la possibilità di sperimentare nuovi farmaci che per la prima volta potrebbero bloccare i meccanismi molecolari e arrestare la progressione della malattia. Il gruppo di ricerca padovano sta già testando una molecola che si è dimostrato in grado di bloccare la formazione del tessuto adiposo a partire da cellule messe in coltura. Per permettere loro di svolgere questo progetto, c'è bisogno di aiuto: una o più BORSE DI STUDIO da attribuire a un laureato/a in Biologia sanitaria/Biotecnologie/Biologia molecolare con esperienza triennale nel campo della biologia molecolare e cellulare, dedicata a tempo pieno, e un finanziamento per effettuare la sperimentazione. Ogni contributo può concorrere a ridurre in modo significativo i tempi della ricerca, e a salvare molte vite. Il costo della sperimentazione è stimato in circa 200.000 euro e il costo di una borsa di studio è di 28mila euro all'anno. Io ho un'idea: una piccola piccolissima donazione ma fatta da tanti per permettere di non morire in campo. A questo link comodissimo anche da smartphone: https://www.retedeldono.it/it/progetti/geca-onlus/cuore-matto Oppure donando a GECA Onlus - Sostieni Giovani E Cuore Aritmico onlus - con versamento a tramite bonifico bancario sul conto corrente 0740/909715 presso Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. con IBAN: IT65Q0306912124074000909715 o, in alternativa, se vi piace andare alle poste o se avete scaricato la loro valida app, tramite il pagamento di un bollettino postale a beneficio del loro c/c postale 20254355 con IBAN: IT42A0760112100000020254355 intestato a "Giovani e cuore aritmico onlus - GECA ONLUS" Ho una seconda idea. Strano, mi capita di rado avere due idee consecutive: se conoscete qualcuno o qualche azienda o qualche società di rugby (conoscete nessuno davvero?!) che possa permettersi una donazione più cospicua della nostra piccola piccolissima, bene, facciamoci portavoce e creiamo una squadra! Rugby Love e buona fine 2020 a tutti. Cribbio!
Il colosso francese del presidente Bollorè è già stato coinvolto in alcuni eventi messi in piedi dai francesi capitanati dall'"ex italiano" Claude Atcher, consulente per l'organizzazione degli eventi internazionali di Federugby nel 2010 e attuale Managing Director dei mondiali francesi: Universal Music ha organizzato il Treno della Coppa del Mondo "We Love 2023 Tour" che ha viaggiato attraverso la Francia per 6 settimane tra settembre e ottobre. Editis ha dato alle stampe l'innovativo libro di ricette “Il XV della Gastronomia” elaborate da 23 chef riuniti per i mondiali. Havas ha disegnato e prodotto i video animati per la Coppa del Mondo e curato la comunicazione per Campus 2023, il programma di formazione per preparare i futuri esperti francesi di amministrazione dello sport. See Tickets, infine, è stato scelto da France 2023 per il piano marketing e di comunicazione.
Vivendì, che diventa il quarto sponsor ufficiale dei mondiali dopo Gl Events, Loxam e SNCF, nasce nel 1853 come società idrica con decreto imperiale di Napoleone III. Dal 1880 fornì acqua anche a Venezia e nel 1983 ha contribuito a fondare Canal +, il primo canale televisivo a pagamento in Francia. Azionista di TIM e di Mediaset, il gruppo francese è in causa con Mediaset a Milano per il mancato acquisto di Mediaset Premium. Ma quello, lo sappiamo bene, è un altro gioco con altre mischie. Rugby Love encore plus!
L’Iniziativa della Tarvisium "borse di studio MIMUOVOPER", con il sostegno di Banca Generali e di DebbyLine, si propone di raccogliere fondi al fine di sostenere la continuità e quindi la frequenza nell’attività sportiva di singoli atleti (di seguito denominati soggetti fruitori) che siano: • tesserati con le società Partners; • nati dopo il 01/01/2003; • in situazione di disagio economico; • che si distinguano per impegno, passione e potenzialità sportive. I fondi verranno raccolti attraverso una libera donazione; questa permetterà al donatore di partecipare “attivamente” all’Iniziativa attraverso la realizzazione di una clip che diventerà parte integrante di un filmato. Il 100% delle donazioni raccolte verrà devoluto a favore dei Soggetti Fruitori sotto forma di Borse di Sport dell’importo di € 250,00 cadauna. Il progetto prevede la partecipazione di donatori, privati ed enti sportivi, che donino (entro il 16 novembre prossimo) mediante modalità di crowdfunding all'interno della piattaforma produzionidalbasso.com che consente di effettuare i versamenti utilizzando i principali strumenti di pagamento quali carta di credito, bonifico bancario, Paypal e LemonWay in un conto corrente intestato a Ruggers Tarvisium Asd ad utilizzo esclusivo dell’Iniziativa. Ogni società Partner avrà un rappresentante all’interno del Board che deciderà le assegnazioni, per creare squadra e superare ogni campanilismo. Cosa devono fare i donatori a parte il libero versamento per aiutare i ragazzi in difficoltà? Un video, testimonianza di movimento. La clip deve pertanto riprendere una o più persone mentre stanno svolgendo un’attività fisica come ad esempio passeggiare, correre, giocare, ballare, lavorare, ecc. Il messaggio deve essere di tipo visivo in quanto eventuali messaggi verbali potrebbero non essere riprodotti nel filmato finale. La clip deve essere sintetica e possibilmente significativa nell’arco di uno spazio temporale limitato, così da permetterne un agevole inserimento nel filmato finale. La clip, realizzata mediante cellulare o dispositivo elettronico similare, dovrà essere spedita mediante WhatsApp al numero telefonico +39 380 4332443
Due giorni fa World Rugby, la federazione mondiale, ha eliminato, dalle regole del gioco, la possibilità di segnare la meta appoggiando il pallone alla base dei pali o delle protezione dei pali. Cambierà, a livello comportamentale, l'atteggiamento delle difese in area di meta che, a questo punto, troveranno proprio nella protezione del palo un voluminoso aiuto. L'attacco, d'altro canto, dovrà sforzarsi ed evitare quella consistente base per schiacciare il pallone in meta. C'è da dire, in ogni caso, che per i tifosi - tolta l'analisi sull'attacco o sulla difesa dei propri beniamini - cambierà ben poco in termini di gioie da marcature, visto l'esiguo numero di mete segnate in questo modo. Qui sotto possiamo vedere la gran bella meta di Stander (Irlanda) segnata contro l'Inghilterra nell'edizione 2018 del trofeo delle Sei Nazioni. Probabilmente una delle mete più belle marcate contro la base dei pali. Vale la pena rivederla: Nel video sottostante, invece, è l'Irlanda a subire una meta segnata sul palo. In effetti, più che di meta segnata si dovrebbe parlare di meta concessa dall'arbitro Steve Walsh senza aver richiesto l'ausilio del TMO: al replay, infatti, si vede in maniera evidente che il tallonatore francese Szarzewski lascia cadere il pallone in avanti prima di schiacciare a terra. Poco male per gli irlandesi che riescono a vincere lo stesso e a laurearsi vincitori del Sei Nazioni 2014 a fine partita. Come chiudere la serie dei video sui pali? Non con una meta ma con la "tranvata" che la forte terza linea inglese James Haskell ha preso in attacco contro il Galles durante il Sei Nazioni 2015. Strano che non si sia fatto male il palo... |
Marco TurchettoEx seconda linea (quando bastava saltare e spingere), giro il mondo ovale con la mia macchina fotografica e il taccuino. L'ebook gratuito!
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