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Per non morire in campo. Chi avanza chiede il nostro sostegno contro l'ARVD

29/12/2020

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Un anno difficile per tutti questo 2020. Abbiamo imparato nuove sigle e parole, da Covid-19 a lockdown, da asintomatico a rsa, e riponiamo speranza nel vaccino e fiducia nella medicina.
​La stessa speranza e fiducia che riponiamo nel lavoro dell'Università di Padova per cercare di combattere l'ARVD, una sigla sconosciuta ai più, ossia la cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro,  la malattia dei giovani atleti. Una malattia che può risultare fatale. 
​Si tratta di una delle cause più frequenti di morte improvvisa giovanile: una malattia ereditaria che interessa 1 persona ogni 5000 e provoca due morti all’anno ogni 100 mila persone sotto i 35 anni di età.
​Questa patologia ha causato tra il 1980 e il 2015 in Italia il decesso di 190 giovani atleti; uno studio svolto in collaborazione tra l’Università di Padova e la Regione Veneto ha messo in evidenza che su un totale di 700 atleti sotto i 40 anni, deceduti in questo stesso periodo per morte cardiaca improvvisa, la cardiomiopatia aritmogena ha inciso per il 27%.
 
Il campione della nazionale inglese di cricket James Taylor ha raccontato nella sua autobiografia i motivi sanitari dell'abbandono, nel 2016, dell'attività agonistica. Lui ha potuto farlo, a differenza di altri sfortunati atleti come i calciatori Piermario Morosini, centrocampista 26enne del Livorno morto nel 2012 dopo essersi sentito male in campo durante una partita di serie B, e Antonio Puerta, calciatore del Siviglia deceduto nel 2007 dopo un arresto cardiaco in una partita della prima giornata del campionato spagnolo.

L’Università di Padova rappresenta un centro di eccellenza mondiale per lo studio sia clinico che genetico della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro.  Più recentemente, sono state individuate le cellule che contribuiscono allo sviluppo di tessuto fibroso e adiposo nei soggetti affetti. Questo studio è stato fatto in collaborazione con un gruppo di ricerca della British Columbia University di Vancouver, che da molti anni si occupa di studiare una tipologia particolare di cellule muscolari, quelle fibro-adipogeniche. Questa scoperta ha aggiunto un tassello importante per capire le cause della cardiomiopatia aritmogena e ha aperto la possibilità di sperimentare nuovi farmaci che per la prima volta potrebbero bloccare i meccanismi molecolari e arrestare la progressione della malattia.
 
Il gruppo di ricerca padovano sta già testando una molecola che si è dimostrato in grado di bloccare la formazione del tessuto adiposo a partire da cellule messe in coltura. Per permettere loro di svolgere questo progetto, c'è bisogno di aiuto: una o più BORSE DI STUDIO da attribuire a un laureato/a in Biologia sanitaria/Biotecnologie/Biologia molecolare con esperienza triennale nel campo della biologia molecolare e cellulare, dedicata a tempo pieno, e un finanziamento per effettuare la sperimentazione. Ogni contributo può concorrere a ridurre in modo significativo i tempi della ricerca, e a salvare molte vite. Il costo della sperimentazione è stimato in circa 200.000 euro e il costo di una borsa di studio è di 28mila euro all'anno.

Io ho un'idea: una piccola piccolissima donazione ma fatta da tanti per permettere di non morire in campo. A questo link comodissimo anche da smartphone: https://www.retedeldono.it/it/progetti/geca-onlus/cuore-matto 
Oppure donando a GECA Onlus - Sostieni Giovani E Cuore Aritmico onlus - con versamento a tramite bonifico bancario sul conto corrente 0740/909715 presso Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. con IBAN: IT65Q0306912124074000909715 o, in alternativa, se vi piace andare alle poste o se avete scaricato la loro valida app, tramite il pagamento di un bollettino postale a beneficio del loro c/c postale 20254355 con IBAN: IT42A0760112100000020254355 intestato a "Giovani e cuore aritmico onlus - GECA ONLUS"
 
Ho una seconda idea. Strano, mi capita di rado avere due idee consecutive: se conoscete qualcuno o qualche azienda o qualche società di rugby (conoscete nessuno davvero?!) che possa permettersi una donazione più cospicua della nostra piccola piccolissima, bene, facciamoci portavoce e creiamo una squadra! Rugby Love e buona fine 2020 a tutti. Cribbio!
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Vivendi scende in campo con la Coppa del Mondo di rugby 2023 in Francia

30/10/2020

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(ph. rugbyworldcup.com)
Vivendi ha comunicato oggi il proprio ingresso nella Coppa del Mondo 2023 di Rugby quale Sponsor Ufficiale.

L'annuncio è stato trasmesso in diretta proprio sul sito del colosso francese e sulla piattaforma di distribuzione video Dailymotion della quale Vivendi nel 2015 acquistò l'80% da Orange  per 217 milioni di euro.

Vivendi, che ha già sostenuto la candidatura della Francia per ospitare I mondiali di rugby, è anche l'unico Official Entertainment Sponsor della manifestazione. 
​
Il colosso francese del presidente Bollorè è già stato coinvolto in alcuni eventi messi in piedi dai francesi capitanati dall'"ex italiano" Claude Atcher, consulente per l'organizzazione degli eventi internazionali di Federugby nel 2010 e attuale Managing Director dei mondiali francesi: ​Universal Music ha organizzato il Treno della Coppa del Mondo "We Love 2023 Tour" che ha viaggiato attraverso la Francia per 6 settimane tra settembre e ottobre. Editis ha dato alle stampe l'innovativo libro di ricette “Il XV della Gastronomia” elaborate da 23 chef riuniti per i mondiali. Havas ha disegnato e prodotto i video animati per la Coppa del Mondo e curato la comunicazione per Campus 2023, il programma di formazione per preparare i futuri esperti francesi di amministrazione dello sport. See Tickets, infine, è stato scelto da France 2023 per il piano marketing e di comunicazione. 

Vivendì, che diventa il quarto sponsor ufficiale dei mondiali dopo Gl Events, Loxam e SNCF, nasce nel 1853 come società idrica con decreto imperiale di Napoleone III. Dal 1880 fornì acqua anche a Venezia e nel 1983 ha contribuito a fondare Canal +, il primo canale televisivo a pagamento in Francia. Azionista di TIM e di Mediaset, il gruppo francese è in causa con Mediaset a Milano per il mancato acquisto di Mediaset Premium. Ma quello, lo sappiamo bene, è un altro gioco con altre mischie. Rugby Love encore plus! 
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Pandemia e giovani: MIMUOVOPER, la chiamata a raccolta della Tarvisium

6/9/2020

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La pandemia unisce. La pandemia che fa paura e che ha sospeso il mondo, compreso quello delle attività sociali e sportive, ha spinto la Ruggers Tarvisium a chiamare a raccolta tutte le società sportive trevigiane per aiutare i giovani a non rimanere indietro. 
Un invito, quello rivolto dalla società delle magliette rosse,  alle associazioni indipendentemente da quale sia la rispettiva disciplina sportiva svolta e promulgata: dal rugby stesso alla pallavolo, dall'atletica al judo, dalla scherma alla pesistica, dal calcio al nuoto ed altro ancora.

L’Iniziativa della Tarvisium "borse di studio MIMUOVOPER", con il sostegno di Banca Generali e di DebbyLine, si propone di raccogliere fondi al fine di sostenere la continuità e quindi la frequenza nell’attività sportiva di singoli atleti (di seguito denominati soggetti fruitori) che siano:
• tesserati con le società Partners;
• nati dopo il 01/01/2003;
• in situazione di disagio economico;
• che si distinguano per impegno, passione e potenzialità sportive.


I fondi verranno raccolti attraverso una libera donazione; questa permetterà al donatore di partecipare “attivamente” all’Iniziativa attraverso la realizzazione di una clip che diventerà parte integrante di un filmato. Il 100% delle donazioni raccolte verrà devoluto a favore dei Soggetti Fruitori sotto forma di Borse di Sport dell’importo di € 250,00 cadauna. 

Il progetto prevede la partecipazione di donatori, privati ed enti sportivi, che donino (entro il 16 novembre prossimo) mediante modalità di crowdfunding all'interno della piattaforma produzionidalbasso.com che consente di effettuare i versamenti utilizzando i principali strumenti di pagamento quali carta di credito, bonifico bancario, Paypal e LemonWay in un conto corrente intestato a Ruggers Tarvisium Asd ad utilizzo esclusivo dell’Iniziativa. Ogni società Partner avrà un rappresentante all’interno del Board che deciderà le assegnazioni, per creare squadra e superare ogni campanilismo.

Cosa devono fare i donatori a parte il libero versamento per aiutare i ragazzi in difficoltà? Un video, testimonianza di movimento. La clip deve pertanto riprendere una o più persone mentre stanno svolgendo un’attività fisica come ad esempio passeggiare, correre, giocare, ballare, lavorare, ecc. Il messaggio deve essere di tipo visivo in quanto eventuali messaggi verbali potrebbero non essere riprodotti nel filmato finale. La clip deve essere sintetica e possibilmente significativa nell’arco di uno spazio temporale limitato, così da permetterne un agevole inserimento nel filmato finale.
La clip, realizzata mediante cellulare o dispositivo elettronico similare, dovrà essere spedita mediante WhatsApp al numero telefonico +39 380 4332443

​MIMUOVOPER – Borse di Sport
Ruggers Tarvisium ASD
Campo San Paolo
viale Olimpia, 4 – 31100 Treviso
la brochure di MI MUOVO PER
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File Type: pdf
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MI MUOVO PER è su Facebook ​​

​www.ruggerstarvisium.it 
mimuovoper@gmail.com
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Niente meta sul palo? Guadagnano le difese e i tifosi perdono poco davvero

14/5/2020

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Due giorni fa World Rugby, la federazione mondiale, ha eliminato, dalle regole del gioco, la possibilità di segnare la meta appoggiando il pallone alla base dei pali o delle protezione dei pali.
Cambierà, a livello comportamentale, l'atteggiamento delle difese in area di meta che, a questo punto, troveranno proprio nella protezione del palo un voluminoso aiuto. L'attacco, d'altro canto, dovrà sforzarsi ed evitare quella consistente base per schiacciare il pallone in meta.
C'è da dire, in ogni caso, che per i tifosi - tolta l'analisi sull'attacco o sulla difesa dei propri beniamini - cambierà ben poco in termini di gioie da marcature, visto l'esiguo numero di mete segnate in questo modo.
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Stander (IRE) segna sul palo nel 6 Nazioni 2018
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Schoeman, pilone di Edimburgo, alza la protezione per impedire il tocco in meta di Munster (nov 2019)

Qui sotto possiamo vedere la gran bella meta di Stander (Irlanda) segnata contro l'Inghilterra nell'edizione 2018 del trofeo delle Sei Nazioni. Probabilmente una delle mete più belle marcate contro la base dei pali. Vale la pena rivederla:
Nel video sottostante, invece, è l'Irlanda a subire una meta segnata sul palo. In effetti, più che di meta segnata si dovrebbe parlare di meta concessa dall'arbitro Steve Walsh senza aver richiesto l'ausilio del TMO: al replay, infatti, si vede in maniera evidente che il tallonatore francese Szarzewski lascia cadere il pallone in avanti prima di schiacciare a terra. Poco male per gli irlandesi che riescono a vincere lo stesso e a laurearsi vincitori del Sei Nazioni 2014 a fine partita.
Come chiudere la serie dei video sui pali? Non con una meta ma con la "tranvata" che la forte terza linea inglese James Haskell ha preso in attacco contro il Galles durante il Sei Nazioni 2015. Strano che non si sia fatto male il palo...
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Covid-19: la FIR apre un mini sito web per rispondere ai quesiti dei Club

6/4/2020

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La Federazione Italiana Rugby ha lanciato oggi un mini-sito per rispondere alle domande di natura organizzativa, legale e amministrativa che ogni Club può porre circa la situazione gestionale durante l'emergenza sanitaria Covid-19. 
Il sito è raggiungibile dalla home page di federugby.it e direttamente cliccando su https://covid-19.federugby.it.


La Federazione, che promette un costante aggiornamento di questa nuova sezione online, intende in questo modo guidare i Club e i tesserati offrendo risposte dettagliate ai provvedimenti assunti dal Consiglio Federale.

Sono andato a vedere il nuovo sito: nel banner soprastante c'è il link a "Documenti" che porta ai tre file pubblicati, visualizzatili e scaricabili,  mentre, nella parte sottostante, si trovano tre sezioni:
1. Attività sportiva. Determinazioni del Consiglio Federale (9 domande per ora cui c'è risposta)
2. Altri provvedimenti di interesse per il mondo sportivo adottati dalle autorità competenti (6 domande e risposte)
3. Provvedimenti relativi a sede e impianti (3 domande e risposte)

Nel caso, invece, in cui il Club affiliato non trovasse risposta, la FIR mette a disposizione - solo con accesso tramite mai con dominio  @federugby.it -  un form da compilare per avere risposta dagli uffici federali che, ricordiamo, in questo momento operano in regime di smart working. Sperando che sia uno strumento utile, vi auguro Rugby Love domestico!
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L'incantevole rugby di Henri Rousseau: esposto, sospeso e aspettato a Milano

3/4/2020

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Henri Rousseau, Les joueurs de football, 1908 © Solomon R. Guggenheim
I giocatori di football, tela dipinta nel 1908 da Henri Rousseau, "il doganiere": un quadro, scelto come immagine di tutto l'evento, che è stato in mostra a Milano in occasione dell'esposizione "Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso" presso Palazzo Reale.
Una mostra che ha aperto i battenti lo scorso 17 ottobre 2019 e che doveva concludersi lo scorso primo marzo e che, tra riaperture a singhiozzo e decreti anti contagio Covid-19, risulta chiusa al pubblico sino a oggi 3 aprile 2020. Con una grande incognita se riaprirà o se gli oltre 50 capolavori esposti dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento - tra cui Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Vincent van Gogh e un nucleo importante di opere di Pablo Picasso - faranno rientro a New York.
La mostra ha raccontato (speriamo lo faccia per ancora un po' di tempo, dopo la riapertura di Palazzo Reale) la straordinaria collezione che Justin K. Thannhauser costruì nel corso degli anni per poi donarla, nel 1963, alla Solomon R. Guggenheim Foundation, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York.
Henri Rousseau, nato nel 1844 a Laval in Francia, ebbe la sfortuna di essere un lavoratore "pittore della domenica" - lavorava come gabelliere al dazio comunale di Parigi - che cominciò a dipingere con regolarità solo verso i 40 anni. Tagliato un po' fuori dal circuito dei critici che cercavano giovani ed emergenti artisti, a Rousseau venne anche rinfacciato - oltre l'età - il fatto di dipingere composizioni semplici e naive. Divenne alla lunga, tuttavia, il pittore che coglieva l'incanto negli aspetti quotidiani di Parigi fino ad ottenere le lodi di Apollinaire, Picasso e Kandinsky. 
Il rugby in Francia, nei suoi primi 17 campionati tra il 1892 e il 1908, vide lo Stade Francais vincere 8 campionati e arrivare secondo 7 volte. La nazionale transalpina, invece, giocò per la prima volta il 1 gennaio 1906 al parigino Parco dei Principi contro i leggendari neozelandesi Originals (i "padri" degli All Blacks). Nel 1908, anno in cui a Parigi si disputò la prima partita internazionale di rugby tra Francia e Inghilterra, Rousseau dipinse questi giovani che giocano con la palla ovale nel Bois de Boulogne a Parigi. Uno sport, il rugby, divenuto così di moda nella Ville Lumiere. I quattro giocatori sembrano marionette che si stagliano, con i loro completi a righe, sul piano prospettico del campo delimitato da due fili di alberi convergenti. Quattro figure dipinte con un tratto semplici - il giocatore in primo piano si dice sia un autoritratto - che mancano di tridimensionalità e che risultano fuori scala rispetto all'ambiente: questa è la caratteristica di Rousseau che, con i suoi dipinti che rappresentano un mondo contemporaneo reso incantato, senza spazio e senza tempo, avrebbe col tempo raccolto i consensi di pittori e critici in tutto il mondo. Godiamo il rugby anche da casa, Rugby Love!
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    Marco Turchetto

    Ex seconda linea (quando bastava saltare e spingere), giro il mondo ovale con la mia macchina fotografica e il taccuino.
    In questo blog racconto ciò che mi emoziona e mi attrae del rugby, con particolari e visoni al di là della cronaca.
    ​Qualcos'altro l'ho raccontato pure nei libri che trovate qui sotto. Che dire, belli! 

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