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Niente meta sul palo? Guadagnano le difese e i tifosi perdono poco davvero

14/5/2020

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Due giorni fa World Rugby, la federazione mondiale, ha eliminato, dalle regole del gioco, la possibilità di segnare la meta appoggiando il pallone alla base dei pali o delle protezione dei pali.
Cambierà, a livello comportamentale, l'atteggiamento delle difese in area di meta che, a questo punto, troveranno proprio nella protezione del palo un voluminoso aiuto. L'attacco, d'altro canto, dovrà sforzarsi ed evitare quella consistente base per schiacciare il pallone in meta.
C'è da dire, in ogni caso, che per i tifosi - tolta l'analisi sull'attacco o sulla difesa dei propri beniamini - cambierà ben poco in termini di gioie da marcature, visto l'esiguo numero di mete segnate in questo modo.
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Stander (IRE) segna sul palo nel 6 Nazioni 2018
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Schoeman, pilone di Edimburgo, alza la protezione per impedire il tocco in meta di Munster (nov 2019)

Qui sotto possiamo vedere la gran bella meta di Stander (Irlanda) segnata contro l'Inghilterra nell'edizione 2018 del trofeo delle Sei Nazioni. Probabilmente una delle mete più belle marcate contro la base dei pali. Vale la pena rivederla:
Nel video sottostante, invece, è l'Irlanda a subire una meta segnata sul palo. In effetti, più che di meta segnata si dovrebbe parlare di meta concessa dall'arbitro Steve Walsh senza aver richiesto l'ausilio del TMO: al replay, infatti, si vede in maniera evidente che il tallonatore francese Szarzewski lascia cadere il pallone in avanti prima di schiacciare a terra. Poco male per gli irlandesi che riescono a vincere lo stesso e a laurearsi vincitori del Sei Nazioni 2014 a fine partita.
Come chiudere la serie dei video sui pali? Non con una meta ma con la "tranvata" che la forte terza linea inglese James Haskell ha preso in attacco contro il Galles durante il Sei Nazioni 2015. Strano che non si sia fatto male il palo...
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    Marco Turchetto

    Ex seconda linea (quando bastava saltare e spingere), giro il mondo ovale con la mia macchina fotografica e il taccuino.
    In questo blog racconto ciò che mi emoziona e mi attrae del rugby, con particolari e visoni al di là della cronaca.
    ​Qualcos'altro l'ho raccontato pure nei libri che trovate nella sezione BOOKSTORE. Che dire, belli! 


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