Talofa! Le Samoa ci hanno battuto 4 volte su 5 (l'Italia ha vinto solo nel 2009 ad Ascoli Piceno in uno dei tre test match autunnali) ed una sola volta gli azzurri hanno giocato sulle sponde del Pacifico, ad Apia: l'8 luglio del 2000, capitanati da Cristian Stoica, fecero il loro debutto in nazionale Lisandro "Lichi" Villagra, Ramiro Pez, Juan Manuel Queirolo, Luca Mastrodomenico e David Dal Maso; vero che oggi siamo ad un anno dal mondiale e la struttura della squadra è consolidata ma fa sempre specie vedere quanta gente debuttava una volta nei tour estivi.
Quel giorno in panchina c'era Giampiero "Ciccio" De Carli che sabato siederà sulla stessa panchina in qualità di responsabile della mischia azzurra e che, 6 mesi prima, era divenuto l'icona dello sviluppo rugbystico italiano, sotto la guida di Georges Coste, segnando la storica meta al Flaminio nella prima partita dell'Italia nel 6 Nazioni, quella vincente contro la Scozia. In campo, inoltre, tra i vari nazionali schierati quell'estate contro le Samoa del "chiropratico" Brian Lima, vi erano Luca Martin e Alessandro Moscardi, destinati entrambi poi a portare la fascia da capitano degli Italian Classic XV, Aaaron Persico, Andrea Gritti e Carlo Caione.
Abbiamo visto, purtoppo all'alba di sabato scorso, purtroppo su pc - ma sempre sia lodato il lavoro dell'Ufficio Stampa FIR che ha consentito la visione non prevista - una tristissima partita contro le Fiji. Abbiamo già parlato nei giorni scorsi, complice la voglia di andare al mare dei tifosi e il carattere "estivo" di questo tour, del rischio che i tifosi ovali si stanchino di una nazionale perdente e che, a volte, pare essere priva di mordente. Sotto allora con le Samoa, le bestie blu del Pacifico, che Lichi Villagra, istrionico mediano ed allenatore del Recco, che appena rientrato dalla spiaggia, confida: "Samoa? Micidiali nell'uno contro uno! Cosa mi ricordo del mio debutto in azzurro proprio contro di loro? Beh, sono entrato, mi han colpito duro e sono svenuto! Ahiahiahi"
Andrea de Rossi, sempre per continuare nella categoria degli istrionici azzurri, livornese ex terza linea capitano azzurro e attuale coach del Rovigo, ricorda, senza affetto alcuno, il suo battesimo samoano: "usciamo dallo spogliatoio e sudiamo come maiali, un tasso umidità spaventoso e, ti ricordi?, quelle magliette di cotone che pesavano un casino. Calcio d'inizio, palla loro. Il pallone vola alto e nessuno lo chiama, non Checchinato non Gritti e nemmeno Caione. Beh, che si fà? La chiamo io, con un flebile Miaaaa ed arriva il chiropratico, Brian Lima, a braccio teso e mi porta indietro di 4/5 metri. Il mio debutto. Da paura!" E cosa si dovranno aspettare i ragazzi di Geldenhuys sabato "Un incontro durissimo. Gli isolani, dopo che le Fiji, di valore inferiore a quello di Samoa, hanno vinto non si possono permettere di perdere contro l'Italia. Orgoglio e fisicità a mille in una squadra più strutturata rispetto agli avversari scorsi. Cosa temere? Il terreno di gioco! Nel 2000, Tino Paoletti, fu capace di subire una dstorsione alla caviglia. In piano, senza avallamento o buca alcuna. Pazzesco. Poi, da buon fiorentino, ce la menò con il suo deh, ohi che male, ohi che male e in 20 giorni andò avanti a patatine e hamburger. Un tour mitico!"
Manuel Dallan, primo centro titolare nel 2000, conferma ridendo a crepapelle il "grave infortunio" di Paoletti che ricorda come "quello della caffettiera: se l'era portata dall'Italia ed andavamo tutti in camera sua. Ricordo che dormivo con Dal Maso, che russava come un dannato, nel dormitorio di una scuola dove di notte avevamo mille scarafaggi a farci compagnia. Noi due eravamo gli eroi del karaoke che cantavamo in cinese, pensa quanto casino facevamo! Se mi chiedi invece il primo ricordo che mi viene in mente delle Samoa, ti dico solo: caldo e campi duri! Dall'Italia può sembrare difficile concepire ritmi così bassi da parte degli azzurri ma è devastante giocare lì: ho visto in streaming sabato scorso la partita contro Fiji e ti assicuro che l'impatto con quelle condizioni climatiche è notevole. Loro corrono a 200 all'ora e noi sembriamo avere uno zaino sulle spalle. Sabato sarà dura. Non c'è l'intensità e la forza di un test match e il clima è pazzesco."
Chiaro, quindi, che, anche sentendo le opinioni ed i ricordi di chi li ci ha giocato, che la partita di sabato sarà davvero dura. Che siano in vacanza o no, che si vinca o si perda, noi chiediamo, come sempre, una sola cosa: palle! Forza azzurri!
Quel giorno in panchina c'era Giampiero "Ciccio" De Carli che sabato siederà sulla stessa panchina in qualità di responsabile della mischia azzurra e che, 6 mesi prima, era divenuto l'icona dello sviluppo rugbystico italiano, sotto la guida di Georges Coste, segnando la storica meta al Flaminio nella prima partita dell'Italia nel 6 Nazioni, quella vincente contro la Scozia. In campo, inoltre, tra i vari nazionali schierati quell'estate contro le Samoa del "chiropratico" Brian Lima, vi erano Luca Martin e Alessandro Moscardi, destinati entrambi poi a portare la fascia da capitano degli Italian Classic XV, Aaaron Persico, Andrea Gritti e Carlo Caione.
Abbiamo visto, purtoppo all'alba di sabato scorso, purtroppo su pc - ma sempre sia lodato il lavoro dell'Ufficio Stampa FIR che ha consentito la visione non prevista - una tristissima partita contro le Fiji. Abbiamo già parlato nei giorni scorsi, complice la voglia di andare al mare dei tifosi e il carattere "estivo" di questo tour, del rischio che i tifosi ovali si stanchino di una nazionale perdente e che, a volte, pare essere priva di mordente. Sotto allora con le Samoa, le bestie blu del Pacifico, che Lichi Villagra, istrionico mediano ed allenatore del Recco, che appena rientrato dalla spiaggia, confida: "Samoa? Micidiali nell'uno contro uno! Cosa mi ricordo del mio debutto in azzurro proprio contro di loro? Beh, sono entrato, mi han colpito duro e sono svenuto! Ahiahiahi"
Andrea de Rossi, sempre per continuare nella categoria degli istrionici azzurri, livornese ex terza linea capitano azzurro e attuale coach del Rovigo, ricorda, senza affetto alcuno, il suo battesimo samoano: "usciamo dallo spogliatoio e sudiamo come maiali, un tasso umidità spaventoso e, ti ricordi?, quelle magliette di cotone che pesavano un casino. Calcio d'inizio, palla loro. Il pallone vola alto e nessuno lo chiama, non Checchinato non Gritti e nemmeno Caione. Beh, che si fà? La chiamo io, con un flebile Miaaaa ed arriva il chiropratico, Brian Lima, a braccio teso e mi porta indietro di 4/5 metri. Il mio debutto. Da paura!" E cosa si dovranno aspettare i ragazzi di Geldenhuys sabato "Un incontro durissimo. Gli isolani, dopo che le Fiji, di valore inferiore a quello di Samoa, hanno vinto non si possono permettere di perdere contro l'Italia. Orgoglio e fisicità a mille in una squadra più strutturata rispetto agli avversari scorsi. Cosa temere? Il terreno di gioco! Nel 2000, Tino Paoletti, fu capace di subire una dstorsione alla caviglia. In piano, senza avallamento o buca alcuna. Pazzesco. Poi, da buon fiorentino, ce la menò con il suo deh, ohi che male, ohi che male e in 20 giorni andò avanti a patatine e hamburger. Un tour mitico!"
Manuel Dallan, primo centro titolare nel 2000, conferma ridendo a crepapelle il "grave infortunio" di Paoletti che ricorda come "quello della caffettiera: se l'era portata dall'Italia ed andavamo tutti in camera sua. Ricordo che dormivo con Dal Maso, che russava come un dannato, nel dormitorio di una scuola dove di notte avevamo mille scarafaggi a farci compagnia. Noi due eravamo gli eroi del karaoke che cantavamo in cinese, pensa quanto casino facevamo! Se mi chiedi invece il primo ricordo che mi viene in mente delle Samoa, ti dico solo: caldo e campi duri! Dall'Italia può sembrare difficile concepire ritmi così bassi da parte degli azzurri ma è devastante giocare lì: ho visto in streaming sabato scorso la partita contro Fiji e ti assicuro che l'impatto con quelle condizioni climatiche è notevole. Loro corrono a 200 all'ora e noi sembriamo avere uno zaino sulle spalle. Sabato sarà dura. Non c'è l'intensità e la forza di un test match e il clima è pazzesco."
Chiaro, quindi, che, anche sentendo le opinioni ed i ricordi di chi li ci ha giocato, che la partita di sabato sarà davvero dura. Che siano in vacanza o no, che si vinca o si perda, noi chiediamo, come sempre, una sola cosa: palle! Forza azzurri!
Foto Italia - Samoa 2000 © archivio Villagra