Non lo conoscevo il Ciga, dalla foto di Francesca Soli vedo che sapeva fare una bella smorfia. Da i messaggi degli amici di Parma e Reggio e da chi è stato in contatto con lui sui campi, indipendentemente dai colori, intuisco sia stato un ragazzo troppo forte. Nato nel 1988, un pischerlo. Ha raggiunto gli altri nostri mille amici ovali da qualche parte altra rispetto al nostro mondo terreno. E se ne andato via America, Florida precisamente. Che non è da tutti. Chissà come se la tira ora con i vari Piero, Ivan, Maci, Capu, Pedro campioni più di lui si ma allontanatisi da una normale Italia. Beh, Alberto Cigarini, non ti conoscevo ed apprendo ora dalla FIR che il sciur Gavazzi ha indetto un minuto di silenzio su tutti i campi di rugby italiani del prossimo weekend. Non credo nell'aldilà celeste con nuvolette, cherubini e caffè Lavazza, quindi, esprimo il mio cordoglio alla tua famiglia e al tuo parentame ovale certo che questo minuto di silenzio sarà solo il primo di tanti. Buon viaggio Ciga.
Domani sera alle 21 a Tolosa comincia l'avventura della franchigia federale nella massima competizione europea. Se è vero che Totò Perugini, come riportato da Sportparma.com, per un paio di giorni se ne andrà a caccia con William Servat dopo la partita, è pur vero che il campione neozelandese delle Zebre, il mediano di mischia Brendon Leonard andrà a caccia del primo risultato utile nel suo debutto in Heineken Cup. Contro i francesi, indossando la maglia nera, Leonard ha perso una sola volta e, credo, non lo scorderà mai visto che si tratta del famoso quarto di finale al Millennium Stadium nel 2007. In Francia, invece, ha giocato solo 3 volte, sempre nella RWC del 2007, ed ha sempre vinto. Incluso contro gli azzurri di Berbizier che diedero le spalle all'haka. Non voglio portare sfiga né crearmi illusioni da cabala, certo è che la partita - se giocata dalle Zebre con continuità secondo i dettami di Cavinato - potrebbe divertire gli appassionati. Tolosa, sappiamo purtroppo anche questo, non ha mai perso contro una squadra italiana nelle coppe ed in casa ha perso una sola volta nelle ultime 14 partite europee casalinghe. Sappiamo anche che sulla panchina francese siederanno giocatori che potrebbe essere titolari in qualsiasi altra squadra europea - Ralepelle, Census Johnston, Louis Picamoles , Patricio Albacete, Hosea Gear e Thierry Dusautoir - ma io, sinceramente, spero che Brandon faccia 4 su 4 in terra francese! May the Kiwi eat the frogs! guarda la gallery di ZEBRE vs GLASGOW del 27.09.2013 per la RABO PRODIRECT12
La sua scheda sul sito delle Zebre dice che è nato nel 1990 a Latisana (Udine), terra di ciclisti e calciatori. Dice anche che si è diplomato - Maturità psicosociopedagogica - e che ama leggere. Come inizio non c'è male. È passato dal San Donà agli Aironi, prima franchigia federale di matrice Viadana, indossando per la prima volta quella maglia azzurra che Adidas aveva disegnato per loro. L'epilogo della franchigia lo conosciamo, ora lui se ne sta a Parma dove veste la maglia numero 15 della nuova franchigia condotta da Cavinato.
Oggi pomeriggio ritroviamo il nome di Ruggero Trevisan nella lista che la Federugby ha diramato e relativa ai convocati per i Cariparma Test Matches di novembre contro l'Australia a Torino, Le Fiji a Cremona e l'Argentina a Roma. Certo è che Ruggero ritroverà, con logo differente, la maglia dello stesso azzurro che la multinazionale tedesca ha creato per l'Italrugby. Sono davvero contento che a questo ragazzo, davvero bravo ragazzo, sia offerta questa possibilità dopo le sue esperienze con le nazionali minori. Del resto, lo avevo immortalato e scelto anche per la copertina del libro IL XV DEL PRESIDENTE, no?! In bocca al lupo Ruggero! Francesco Pierantozzi, per fortuna sua e anche nostra con il direttore Giovanni Bruno, ha presentato stamattina a Sky le due competizioni europee. 2 Coppe e 6 squadre presenti con capitani ed allenatori (il coach neopratese Pratichetti assente giustificato). Infiltrata, in questo momento di polemica sulla voglia anglo-francese di costruire un proprio giocattolo più remunerativo, ma non passata inosservata, una cravatta con la rosa rossa dei Lancaster. Finezza non da poco. Il boss dell'European Rugby Cup Ltd, Jean-Pierre Lux, ed il Chief Executive Derek McGrath hanno ringraziato Sky e il presidente federale Gavazzi per il sistema Italia confermando Milano quale sede della finale dell'edizione 2015 dell'Heineken Cup. Certo, magari avrà un formato diverso, un nome differente ed una sola squadra italiana di diritto, ma sarà sempre massima espressione del rugby europeo, come han detto gli ospiti John Kirwan e Diego Dominguez. Per l'Amlin Challenge Cup, accompagnati dai rispettivi allenatori, c'erano i capitani delle squadre italiane partecipanti: Filippo Vezzosi dei Cavalieri Prato, Paul Griffen del Calvisano, Gabriel Pizarro del Viadana e lo scudettato Edoardo Candiago del Mogliano. Per l'Heineken, c'erano Andrea Cavinato con il capitano delle Zebre Marco Bortolami e Franco Smith - che ha comunicato mesi fa su Twitter l'intenzione di lasciare l'incarico a fine stagione - con capitan Antonio Pavanello. Ed una maglia fastidiosa, a mio avviso molto fastidiosa. Come se a Treviso avessero scelto un arancione anti nebbia per le partite invernali di coppa. Aspettiamo i risultati delle nostre squadre, attendiamo news sulla copertura tv dei test-match invernali, news sugli sviluppi delle competizioni europee, news sullo sblocco da parte della Sovrintendenza per risistemare il Vigorelli a Milano ma, soprattutto, aspettiamo che Treviso torni biancoverde. È cominciato oggi il campionato nazionale femminile di serie A di rugby e sembra che qualcosa non vada nel verso giusto. Difficilissimo fare propaganda in tutta Italia, lo so, difficilissimo mantenere fino a fine stagione l'interesse da parte delle ragazze e l'impegno da parte dei vari quadri societari. Ma che i problemi nascano alla prima giornata, beh, significa che una soluzione le società la debbano trovare il primo possibile. Altrimenti sarà comprensibile, ed auspicabile, che la Federazione metta mano per favorire si lo sviluppo dell'attività femminile ma con cinismo e pragmatismo e senza abbandonarsi al sogno di un movimento - quello delle ragazze - in continua crescita.
Ora quello che mi auguro, consapevole degli sforzi che tutti mettono in campo per sviluppare l'attività femminile, è che questo campanello d'allarme crei quella giusta attenzione per mantenere alta la qualità di certune persone e club che da anni si comportano da missionari in territori aridi. Aneddoto a chiusura. Curioso, in questo amato mondo ovale, che tanto parla di valori e propaganda, che il Casale Rugby abbia giocato oggi la sua prima partita nel campionato di serie B in casa alle ore 15.30. Alla stessa ora in cui nella stessa località, il Casale Rugby Femminile, in serie A, ha ospitato le campionesse trevigiane delle Red Panthers. O gli uni o le altre. |
Marco TurchettoEx seconda linea (quando bastava saltare e spingere), giro il mondo ovale con la mia macchina fotografica e il taccuino. L'ebook gratuito!
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