Interview: Cristina Molic (ITA) & Sarah Hunter (ENG) | Ultima partita del 6 Nazioni femminile sotto il sole bresciano di Rovato. Un'organizzazione splendida per un evento che ha entusiasmato gli appassionati del rugby ed i sostenitori di questa squadra. Una partita, a dire il vero, che ha rincuorato anche i delusi del giorno prima, quelli che avevano seguito i ragazzi italiani all'Olimpico. Certo un qualsiasi paragone tra la situazione italiana femminile e quella maschile - dalla tecnica, alla preparazione fisica, al numero di praticanti, alla qualità e capillarità dei campionati - è semplicemente fuori luogo. O idiota che sia. |
Quello che dobbiamo tutti, sostenitori o denigratori del rugby femminile, è tuttavia rimarcare la dedizione e l'applicazione dei dettami ovali: un continuo miglioramento sotto lo staff tecnico guidato da Di Giandomenico ed atlete che in campo giocano a rugby. Con voglia e capacità, soccombendo di fronte ad un avversario superiore che, a fine gara, si complimenta con le azzurre. Perché lo 0 sul tabellone non è affatto uno 0 in pagella. Cuore e palle: che ragazze!