Touch per tutti in estate. Anche per gli Old con la Lega Italiana Touch Rugby

Rugby Touch, un ottimo esercizio per chi gioca a rugby per tenere la posizione e occupare il campo, per alzare la testa e vedere come scivolare in difesa e su chi difendere. Un modo più che valido, inoltre, per chi intende continuare a correre - e molto - su un campo con la palla ovale giocando con gli amici senza doversi ammazzare di mischie e placcaggi. 
Certo si tratta di un gioco che richiede conoscenza di poche ma fondamentali regole e, soprattutto, possesso di visione e abilità tattiche.
D'estate non mancano in Italia i tornei che, come riportato sul sito della Lega riconosciuta dalla FIR, sono distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Avete voglia di vedere giovani vecchietti divertirsi e poi gustare l'ultima partita in casa delle Zebre per la stagione attuale? allora tutti a Parma domani 7 maggio 2016 quando giungerà alla tappa finale quello che viene definito il Torneo del Ducato – il Super Torneo riservato all’esperienza. Un intero Circuito di Touch World Rugby riservato alle squadre over 35 che si sta svolgendo in queste settimane attorno a Parma con diverse tappe ed una finale che si terra’ proprio il primo sabato di maggio. Piacenza Veterans Old Boys, Amatori Parma Barbones, Colorno Old Devils 1975, Rugby Parma Les Besio’ questi i nomi di alcune delle conpagini di Touch World Rugby coinvolte fin dalla prima tappa di Piacenza. A seguire il circuito ha fatto tappa a Colorno e le squadre si sono nuovamente affrontate con piacere per concludere la giornata nel piu’ classico dei terzi tempi.
Ora tocca a Parma ospitare direttamente la kermesse, la finale del Torneo del Ducato si svolgera’ infatti sabato 7 maggio 2016 presso la “casa” dei Barbones, Amatori Rugby Parma. Ospiti, nel girone B, oltre a Livorno e Treviso anche la squadra ad inviti di matrice rhodense The Goodfellas. A seguire la premiazione della squadra vincente si terra’ nell’intervallo di Zebre – Newport Dragons allo stadio Lanfranchi. Tutti a Parma che si festeggia, inoltre, il grande Marco Bortolami che saluta il rugby giocato. Grazie!