Alice Trevisan non sarà in campo contro la Spagna sabato prossimo nella sfida per la conquista del 9° posto ai mondiali. L'Avvo e la sua testa, per quanto dura, devono stare a riposo. Così stabilisce il protocollo medico internazionale in merito alle commozioni cerebrali note con il termine inglese di "concussion" che sancisce: "... Il riposo fisico dovrà durare minimo una settimana per qualsiasi giocatore adulto con una commozione cerebrale o sospetta commozione cerebrale. Il riposo fisico comprende 24 ore di riposo fisico e cognitivo completo, seguito dal riposo relativo (attività che non stimola o aggrava i sintomi) per il resto della settimana..." |
La forte seconda linea di Motta di Livenza in forza al Rugby Riviera, 31enne laureata in Scienze Giuridiche ed amante dei viaggi, ha subito un colpo alla testa nel corso della vittoriosa partita contro il Giappone martedì scorso e, come l'estremo inglese Danielle Waterman vittima di un infortunio simile, dovrà saltare l'ultima partita in programma per la propria nazionale. E se l'inglese non disputerà la finale per il primo posto contro la Nuova Zelanda bisogna dire che, molto probabilmente, se davvero Avvo smette di giocare in azzurro, quella con il Giappone potrebbe essere stata la sua ultima apparizione con la maglia dell'Italia.
Concussion, un tema decisiamente importante per la salute dei rugbysti ma che, in questo caso, si incrocia con l'accennata polemica di Portia Woodman, la straordinaria ala delle Black Ferns neozelandesi, che lamentava la poca distanza tra una gara e l'altra specie riferendosi alle finali. Dopo due semifinali toste come quelle di quest'anno, i primi due giorni successivi sono dedicati, infatti, esclusivamente al recupero fisico.
Qualsiasi cosa tu decida di fare Avvo, in bocca al lupo e grazie per i tuoi 42 caps di qualità. Rugby Love cea!