Flò, sei morto e noi dobbiamo festeggiare. Perché quella canzoncina bastarda te l’abbiamo cantata mille volte sia quando si vinceva che quando ci si trovava a mangiare assieme. E tu, del mangiare, eri un campione. Gomiti larghi sul tavolo, collo piegato in avanti nemmeno dovessi entrare in mischia e via sul piatto. Che spazzavi in un battibaleno come se qualcuno stesse tenendo il tempo per iscriverti nell’albo d’oro della cucina biancorossa. Degli stessi colori che ti hanno visto sempre nei pressi di un campo da rugby. Campione anche di eleganza con i tuoi berretti non solo brutti ma indossati anche nella maniera più assurda. |
E noi dobbiamo festeggiare perché, figa, quanto abbiamo riso assieme a te. Perché ridevi con noi ed eri uno della squadra biancorossa. Quanto ti sei preso cura di noi! Negli spogliatoi al sapor di sifcamina quando facevi coppia con Luciano “ciucciameelcasso” Allievi, lungo la linea di touche quando facevi il segnalinee (l’unico che riusciva a fottere metri alla propria squadra, ma questo è un altro discorso), dopo gli allenamenti quando era tutto un ricordare episodi e aneddoti del passato ridendo assieme.
Luigi Floriani, buon viaggio. Noi andiamo a festeggiare perché ti siamo riconoscenti. I tuoi ragazzi del Rugby Rho.