
Nella vita di ognuno di noi, qualsiasi sia la propria attività professionale o sportiva, ci sono alti e bassi. Momenti in cui le cose sembrano andare per il verso giusto, altre in cui pare di essere sotto la nuvoletta di Fantozzi. Ma questa è la vita e tutti sappiamo quanto sia bello superare momenti difficili e, ammettiamolo, incredibilmente sfigati.
Ora a Treviso Luca Morisi vive uno dei suoi momenti importanti: prima di tutto deve decidere dove andare in vacanza. E quando lo avrà fatto dovrà fare incastrare partenza e rientro con quei pochi giorni a disposizione prima di tornare in Ghirada per preparare una stagione tosta. La stagione biancoverde della ripartenza. E, in parte, della credibilità e dell'affidabilità.
Molti giocatori importanti lasciano la Ghirada e, dopo le polemiche Gavazzi-Munari/Zatta, tutti ci aspettiamo di vedere cosa ne sarà di questa storica squadra. E anche Luca aspetta, a dire il vero. Tanto per cominciare, lui aspetta Simone Ragusi, l'amico con cui ha condiviso ogni momento ovale a partire dall'Under 8. Ci sarà, quindi, anche un fondo biancorosso - quello dell'ASR Milano, nella prossima stagione della Benetton. E questo, a Luca, piace un sacco. L'ASR Milano dove suo fratello Marco gioca mediano con Stefano Canale, fratello dell'infortunato azzurro Gonzalo. Come a dire che i fratelli sani sono quelli a Milano e non quelli in azzurro. Milàn l'è un gran Milàn.
Piace anche che la sua ASR Milano sia stata promossa in serie A: "una nota positiva", per il centro con 6 presenze in nazionale, "per una città" - la sua amata Milano - "che ha visto perdere l'assegnazione della finale 2015 della massima competizione ovale eruopea e che ha visto perdere il nuovo Vigorelli come sede del rugby meneghino: se la Lombardia quest'anno si è laureata regione campione d'Italia con i ragazzi del Calvisano e le ragazze del Monza, Milano dov'è?"
Già, Milano dov'è? Numerossisime sono le società affiliate FIR all'ombra della Madonnina e, in alcuni casi, il loro lavoro nel formare atleti di qualità è divenuto nel tempo fruttuoso (se guardo, ad esempio, a Cristian Cerioni, Nicola Albano, Matteo Minai, Marco Letizia, Giovanni Borsani, Riccardo Cremascoli, Dario Comizzoli giusto per citare alcuni milanesi che negli ultimi anni erano nelle rose di squadre di Eccellenza o serie A). Iniziative, inoltre, come Rugby nei Parchi - per avvicinare i bambini a questo sport e sensibilizzare i genitori - hanno avuto un successo tale da essere copiate e replicate a Torino, Brescia, Verona e Bologna. Ma sono solo parole collegate ai bellissimi ricordi della MAA, dell'Amatori, del Mediolanum o sarebbe davvero bello avere una squadra milanese nell'elite del rugby italiano? Luca non ha dubbi: "per me che sono nato e cresciuto in questa città, giocare al Giuriati - magari messo a posto (eh già, nda) - con una squadra che lotti per lo scudetto sarebbe un sogno".
Vero, in questa chiacchierata non parliamo di Nazionale e di milza ("lascia stare Marco, ti dico solo che non vedo l'ora di tornare a fare contatto perchè voglio giocare!"), non parliamo della situazione della Benetton e della sua ricostruzione ("io sono qui, devo pensare al mio recupero, ai miei studi universitari e a dove cacchio andare in vacanza!") ma, indipendentemente dalla decisioni federali sul futuro delle franchigie, avere una squadra di milanesi che torni al Giuriati ad affrontare selezioni straniere - anni dopo il Milan stellare - piacerebbe a tanti. A me e a Luca di sicuro. Tempo per andare in vacanza e abbronzarci ce ne abbiamo a volontà.
Ora a Treviso Luca Morisi vive uno dei suoi momenti importanti: prima di tutto deve decidere dove andare in vacanza. E quando lo avrà fatto dovrà fare incastrare partenza e rientro con quei pochi giorni a disposizione prima di tornare in Ghirada per preparare una stagione tosta. La stagione biancoverde della ripartenza. E, in parte, della credibilità e dell'affidabilità.
Molti giocatori importanti lasciano la Ghirada e, dopo le polemiche Gavazzi-Munari/Zatta, tutti ci aspettiamo di vedere cosa ne sarà di questa storica squadra. E anche Luca aspetta, a dire il vero. Tanto per cominciare, lui aspetta Simone Ragusi, l'amico con cui ha condiviso ogni momento ovale a partire dall'Under 8. Ci sarà, quindi, anche un fondo biancorosso - quello dell'ASR Milano, nella prossima stagione della Benetton. E questo, a Luca, piace un sacco. L'ASR Milano dove suo fratello Marco gioca mediano con Stefano Canale, fratello dell'infortunato azzurro Gonzalo. Come a dire che i fratelli sani sono quelli a Milano e non quelli in azzurro. Milàn l'è un gran Milàn.
Piace anche che la sua ASR Milano sia stata promossa in serie A: "una nota positiva", per il centro con 6 presenze in nazionale, "per una città" - la sua amata Milano - "che ha visto perdere l'assegnazione della finale 2015 della massima competizione ovale eruopea e che ha visto perdere il nuovo Vigorelli come sede del rugby meneghino: se la Lombardia quest'anno si è laureata regione campione d'Italia con i ragazzi del Calvisano e le ragazze del Monza, Milano dov'è?"
Già, Milano dov'è? Numerossisime sono le società affiliate FIR all'ombra della Madonnina e, in alcuni casi, il loro lavoro nel formare atleti di qualità è divenuto nel tempo fruttuoso (se guardo, ad esempio, a Cristian Cerioni, Nicola Albano, Matteo Minai, Marco Letizia, Giovanni Borsani, Riccardo Cremascoli, Dario Comizzoli giusto per citare alcuni milanesi che negli ultimi anni erano nelle rose di squadre di Eccellenza o serie A). Iniziative, inoltre, come Rugby nei Parchi - per avvicinare i bambini a questo sport e sensibilizzare i genitori - hanno avuto un successo tale da essere copiate e replicate a Torino, Brescia, Verona e Bologna. Ma sono solo parole collegate ai bellissimi ricordi della MAA, dell'Amatori, del Mediolanum o sarebbe davvero bello avere una squadra milanese nell'elite del rugby italiano? Luca non ha dubbi: "per me che sono nato e cresciuto in questa città, giocare al Giuriati - magari messo a posto (eh già, nda) - con una squadra che lotti per lo scudetto sarebbe un sogno".
Vero, in questa chiacchierata non parliamo di Nazionale e di milza ("lascia stare Marco, ti dico solo che non vedo l'ora di tornare a fare contatto perchè voglio giocare!"), non parliamo della situazione della Benetton e della sua ricostruzione ("io sono qui, devo pensare al mio recupero, ai miei studi universitari e a dove cacchio andare in vacanza!") ma, indipendentemente dalla decisioni federali sul futuro delle franchigie, avere una squadra di milanesi che torni al Giuriati ad affrontare selezioni straniere - anni dopo il Milan stellare - piacerebbe a tanti. A me e a Luca di sicuro. Tempo per andare in vacanza e abbronzarci ce ne abbiamo a volontà.