I giocatori di football, tela dipinta nel 1908 da Henri Rousseau, "il doganiere": un quadro, scelto come immagine di tutto l'evento, che è stato in mostra a Milano in occasione dell'esposizione "Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso" presso Palazzo Reale. Una mostra che ha aperto i battenti lo scorso 17 ottobre 2019 e che doveva concludersi lo scorso primo marzo e che, tra riaperture a singhiozzo e decreti anti contagio Covid-19, risulta chiusa al pubblico sino a oggi 3 aprile 2020. Con una grande incognita se riaprirà o se gli oltre 50 capolavori esposti dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento - tra cui Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Vincent van Gogh e un nucleo importante di opere di Pablo Picasso - faranno rientro a New York. La mostra ha raccontato (speriamo lo faccia per ancora un po' di tempo, dopo la riapertura di Palazzo Reale) la straordinaria collezione che Justin K. Thannhauser costruì nel corso degli anni per poi donarla, nel 1963, alla Solomon R. Guggenheim Foundation, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York. |
Henri Rousseau, nato nel 1844 a Laval in Francia, ebbe la sfortuna di essere un lavoratore "pittore della domenica" - lavorava come gabelliere al dazio comunale di Parigi - che cominciò a dipingere con regolarità solo verso i 40 anni. Tagliato un po' fuori dal circuito dei critici che cercavano giovani ed emergenti artisti, a Rousseau venne anche rinfacciato - oltre l'età - il fatto di dipingere composizioni semplici e naive. Divenne alla lunga, tuttavia, il pittore che coglieva l'incanto negli aspetti quotidiani di Parigi fino ad ottenere le lodi di Apollinaire, Picasso e Kandinsky.
Il rugby in Francia, nei suoi primi 17 campionati tra il 1892 e il 1908, vide lo Stade Francais vincere 8 campionati e arrivare secondo 7 volte. La nazionale transalpina, invece, giocò per la prima volta il 1 gennaio 1906 al parigino Parco dei Principi contro i leggendari neozelandesi Originals (i "padri" degli All Blacks). Nel 1908, anno in cui a Parigi si disputò la prima partita internazionale di rugby tra Francia e Inghilterra, Rousseau dipinse questi giovani che giocano con la palla ovale nel Bois de Boulogne a Parigi. Uno sport, il rugby, divenuto così di moda nella Ville Lumiere. I quattro giocatori sembrano marionette che si stagliano, con i loro completi a righe, sul piano prospettico del campo delimitato da due fili di alberi convergenti. Quattro figure dipinte con un tratto semplici - il giocatore in primo piano si dice sia un autoritratto - che mancano di tridimensionalità e che risultano fuori scala rispetto all'ambiente: questa è la caratteristica di Rousseau che, con i suoi dipinti che rappresentano un mondo contemporaneo reso incantato, senza spazio e senza tempo, avrebbe col tempo raccolto i consensi di pittori e critici in tutto il mondo. Godiamo il rugby anche da casa, Rugby Love!
Il rugby in Francia, nei suoi primi 17 campionati tra il 1892 e il 1908, vide lo Stade Francais vincere 8 campionati e arrivare secondo 7 volte. La nazionale transalpina, invece, giocò per la prima volta il 1 gennaio 1906 al parigino Parco dei Principi contro i leggendari neozelandesi Originals (i "padri" degli All Blacks). Nel 1908, anno in cui a Parigi si disputò la prima partita internazionale di rugby tra Francia e Inghilterra, Rousseau dipinse questi giovani che giocano con la palla ovale nel Bois de Boulogne a Parigi. Uno sport, il rugby, divenuto così di moda nella Ville Lumiere. I quattro giocatori sembrano marionette che si stagliano, con i loro completi a righe, sul piano prospettico del campo delimitato da due fili di alberi convergenti. Quattro figure dipinte con un tratto semplici - il giocatore in primo piano si dice sia un autoritratto - che mancano di tridimensionalità e che risultano fuori scala rispetto all'ambiente: questa è la caratteristica di Rousseau che, con i suoi dipinti che rappresentano un mondo contemporaneo reso incantato, senza spazio e senza tempo, avrebbe col tempo raccolto i consensi di pittori e critici in tutto il mondo. Godiamo il rugby anche da casa, Rugby Love!