"Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze" questo è lo slogan di Special Olympics, l'organizzazione sportiva internazionale fondata nel 1968 che propone ed organizza allenamenti ed eventi per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Domani gli atleti speciali incontreranno gli atleti campioni dell'ovale quando, in occasione del test match Italia-Argentina a Firenze, la FIR e Special Olympics Italia, firmeranno, con i due Presidenti Gavazzi e Romiti, la convenzione di intesa per diffondere il valore della inclusione sociale mediante lo sport unificato, in particolar modo il flag Rugby a 7 giocato insieme da atleti con e senza disabilità intellettive. |
La firma della convenzione rende ufficiale un rapporto di amicizia e collaborazione, tra Special Olympics e FIR, iniziato diversi anni fa e che ha visto il mondo del rugby in prima linea nel promuovere, sostenendo la campagna “PlayUnified”, lo Sport Unificato di Special Olympics, attraverso il quale atleti con e senza disabilità intellettive giocano insieme, nella stessa squadra. Si fa sport insieme e con il medesimo obiettivo: migliorare il proprio benessere fisico così come allenare la mente all'abbattimento di paure, stereotipi e pregiudizi, propri ed altrui.
L'obiettivo di Special Olympics, in occasione dei prossimi Giochi Nazionali Estivi di Montecatini in programma dal 4 al 10 giugno 2018, è quello di ampliare il numero di atleti, con e senza disabilità intellettive, coinvolgendo un sempre maggior numero di regioni italiane per diffondere la cultura del rugby ed il suo ruolo sociale ed educativo.
Speriamo che questa sia l'occasione per stimolare concretamente tutte le società rugbystiche a "giocare l'inclusione".
Rugby Love a tutti!
L'obiettivo di Special Olympics, in occasione dei prossimi Giochi Nazionali Estivi di Montecatini in programma dal 4 al 10 giugno 2018, è quello di ampliare il numero di atleti, con e senza disabilità intellettive, coinvolgendo un sempre maggior numero di regioni italiane per diffondere la cultura del rugby ed il suo ruolo sociale ed educativo.
Speriamo che questa sia l'occasione per stimolare concretamente tutte le società rugbystiche a "giocare l'inclusione".
Rugby Love a tutti!