Domenica non mi interessava sapere se avrei visto del rugby su Sky, su DMax o su RaiSport. Volevo starmene in relax un'ora e mezzo sul divano guardando la pallaovale. Certo, sarei potuto andare al Giuriati, qui a Milano, per vederla del vivo e fare due chiacchiere ma quando mai avrei visto il Rugby Reggio?
Già, la mia prima volta con i reggini. Con capitan Mandelli che dovrebbe giocare con la cuffia su un campo del genere, in modo da salvare i riccioli d'oro alla Shirley Temple. Con una Capitolina in trasferta che non ha saputo organizzare un gioco d'attacco efficace.
Ma alla fine, per chi tifavo? Beh, come sempre, per il rugby. Si, perché una bella partita di rugby - dove il bello è dato o dal tasso tecnico o dalla volontà di giocare al massimo delle proprie capacità - ti cambia il mondo. Diventi amico di tutti e nemico di nessuno. Non soffri nemmeno se la squadra cui sei più affezionato perde, se è stata una bella partita. Per questo abbiamo tutti sofferto dopo il recente secondo tempo dell'Italia contro la Scozia.
Allora, se grazie a Todorugby di Norberto Mastrocola riesco a vedere anche del sano e reale rugby di base, sia in casa che sull'iPad, ben vengano le squadre di tifosi che si godono il rugby straniero su Sky - dove un inedito Alessandro Zanni affianca Moreno Molla che lo punzecchio sul futuro in Francia - o che sono innamorate della coppia Raimondi-Munari ora in casa Dmax dai risultati di audience eccezionali. E se le critiche, a volte aprioristiche, sono rivolte alla tempistica o al palinsesto di Mamma Rai, ebbene, io dico grazie anche ad Andrea Gritti ed Armando Palanza perché più rugby vedo meglio sto. E, senza ombra di dubbio, più rugby si vede, meglio sta lo stesso rugby.
Già, la mia prima volta con i reggini. Con capitan Mandelli che dovrebbe giocare con la cuffia su un campo del genere, in modo da salvare i riccioli d'oro alla Shirley Temple. Con una Capitolina in trasferta che non ha saputo organizzare un gioco d'attacco efficace.
Ma alla fine, per chi tifavo? Beh, come sempre, per il rugby. Si, perché una bella partita di rugby - dove il bello è dato o dal tasso tecnico o dalla volontà di giocare al massimo delle proprie capacità - ti cambia il mondo. Diventi amico di tutti e nemico di nessuno. Non soffri nemmeno se la squadra cui sei più affezionato perde, se è stata una bella partita. Per questo abbiamo tutti sofferto dopo il recente secondo tempo dell'Italia contro la Scozia.
Allora, se grazie a Todorugby di Norberto Mastrocola riesco a vedere anche del sano e reale rugby di base, sia in casa che sull'iPad, ben vengano le squadre di tifosi che si godono il rugby straniero su Sky - dove un inedito Alessandro Zanni affianca Moreno Molla che lo punzecchio sul futuro in Francia - o che sono innamorate della coppia Raimondi-Munari ora in casa Dmax dai risultati di audience eccezionali. E se le critiche, a volte aprioristiche, sono rivolte alla tempistica o al palinsesto di Mamma Rai, ebbene, io dico grazie anche ad Andrea Gritti ed Armando Palanza perché più rugby vedo meglio sto. E, senza ombra di dubbio, più rugby si vede, meglio sta lo stesso rugby.