Cosa abbiamo imparato e cosa dobbiamo insegnare dopo il deprecabile colpo alle spalle subito dall'arbitro Maria Beatrice Benvenuti da parte del giocatore del Vicenza? Imparato, spero, che non si tratta di un placcaggio. Altrimenti mostri sacri della nobile arte del placcaggio, tipo Simone Favaro, potrebbero prendersela a male. Molto male. Imparato, spero, che le società - tipo Vicenza, appunto - possono prendere posizione e decisioni immediatamente dando valore ai loro principi senza nascondersi o attendere il tempo dei giudizi federali. Imparato, spero, che quello che abbiamo dentro come rugbysti, e che ci è stato instillato in maniera lenta ma meticolosa lungo tutta la nostra vita ovale, ha un valore indiscutibile e non placcabile. Nè tanto meno lo si può abbattere con un colpo vigliacco alle spalle. Da qui nasce il senso di condanna provato a livello mondiale (grazie alla diffusione web del video dell'azione incriminata) e la voglia, se non necessità, di prendere le distanze da un gesto simile per tutelare, appunto, Il nostro rugby. |
Cosa dobbiamo insegnare? Di base nulla di più nulla di meno di quello che ci è stato insegnato: il rugby è un gioco. Con delle regole, certamente. Ma rimane un gioco. Ecco allora che, dopo le parole spese da tutti a tutela del rugby sano e dell'arbitro Benvenuti, scende in campo il Ravenna Rugby con un'insolita ma chiara azione volta a sensibilizzare i suoi giocatori al rispetto del gioco e delle sue regole.
Come? Con l'iniziativa #datemiungiallo pubblicata sulla propria pagina Facebook:
"Ogni tanto accade. Un fulmine, una scossa dolorosa. Insopportabile. Un pugno. Anche a noi. Si anche a noi del Rugby. Un placcaggio folle, stupido. Bastardo. Contro un arbitro. Stravolgendo e sovvertendo tutto cio' in cui crediamo e per cui lavoriamo ogni giorno noi tutti: genitori, allenatori, manager dirigenti. Tutti, per difendere e trasmettere ai giovani la nostra splendida eredità. Ma quando pensi di essere al sicuro, immune, indenne... accade.
E allora non si puo' tacere o semplicemente indignarsi. Bisogna fare. E'urgente e necessario far sapere a chi ha osato fare un gesto del genere che non ha placcato solo Maria Beatrice, ma tutti noi. Tutti.E se un vigliacco può trovarci impreparati una volta, non sarà così la prossima. E allora....Cominciamo da qui:
Domani su tutti i campi del Ravenna Rugby e del Romagna RFC gli arbitri che arbitreranno la 18 e la Senior, riceveranno in segno di solidarietà per la loro collega e di rispetto per il loro ruolo , un nastro giallo (il colore della maglietta che indossava domenica Maria Beatrice) e tutti i giocatori giocheranno con un nastro giallo sul polso destro.
E all'urlo "e per il Rugby" risponderanno "datemi un giallo"!
Se tutti gli amici rugbysti faranno lo stesso ovunque, il messaggio di repulsione e condanna che arriverà sarà forte e chiaro. Cominciamo noi!
#datemiungiallo #respectyourreferee #keeprugbyclean #yellowribbon"
Come? Con l'iniziativa #datemiungiallo pubblicata sulla propria pagina Facebook:
"Ogni tanto accade. Un fulmine, una scossa dolorosa. Insopportabile. Un pugno. Anche a noi. Si anche a noi del Rugby. Un placcaggio folle, stupido. Bastardo. Contro un arbitro. Stravolgendo e sovvertendo tutto cio' in cui crediamo e per cui lavoriamo ogni giorno noi tutti: genitori, allenatori, manager dirigenti. Tutti, per difendere e trasmettere ai giovani la nostra splendida eredità. Ma quando pensi di essere al sicuro, immune, indenne... accade.
E allora non si puo' tacere o semplicemente indignarsi. Bisogna fare. E'urgente e necessario far sapere a chi ha osato fare un gesto del genere che non ha placcato solo Maria Beatrice, ma tutti noi. Tutti.E se un vigliacco può trovarci impreparati una volta, non sarà così la prossima. E allora....Cominciamo da qui:
Domani su tutti i campi del Ravenna Rugby e del Romagna RFC gli arbitri che arbitreranno la 18 e la Senior, riceveranno in segno di solidarietà per la loro collega e di rispetto per il loro ruolo , un nastro giallo (il colore della maglietta che indossava domenica Maria Beatrice) e tutti i giocatori giocheranno con un nastro giallo sul polso destro.
E all'urlo "e per il Rugby" risponderanno "datemi un giallo"!
Se tutti gli amici rugbysti faranno lo stesso ovunque, il messaggio di repulsione e condanna che arriverà sarà forte e chiaro. Cominciamo noi!
#datemiungiallo #respectyourreferee #keeprugbyclean #yellowribbon"