Ci sono rugbysti che calcano abitualmente i campi, di qualsiasi serie, e non si interessano minimamente ai movimenti di mercato, a trasferimenti ed infortuni. Ci sono poche certezze nel rugby: 1) grattate e cicatrici fanno male ma sono fieri segni di guerra da esibire 2) chissenefrega di chi gioca oggi per l'Italia, l'importante è che ci mettano palle 3) gli All Blacks e i Barbarians, poi il mondo. Nel 1997 la più famosa selezione ovale al mondo, che oggi celebra i 125 anni della propria fondazione, disputò il suo ultimo tour in Italia. Grazie alla richiesta alle Fiamme Oro da parte del mitico presidente della Rugby Roma Renato Speziali, ebbi la fortuna di essere il Liaison Manager dei bianconeri nel loro tour. Prima partita contro i Lupi poi contro le Zebre. |
Mercoledì 11 giugno mi ritrovo al Flaminio dopo aver portato a spasso i Barbarians per giorni a Roma e tenuto a bada un Mickey Steele-Bodger, il loro presidente, sempre pronto a chiedere l'impossibile in hotel, ristoranti e campi di allenamento. In tribuna centrale saluto con piacere il mitico George Coste, il condottiero francese che aprì le porta del 5 Nazioni all'Italia. L'anno prima gli azzurri avevano battuto il Galles fuori casa e, ai primi di marzo, l'Italia della storica meta di Giovambattista Croci aveva battuto la Francia fresca vincitrice del 5 Nazioni. Un momento super per il rugby italiano.
La selezione ad inviti perde 37 a 5 davanti a tremila persone e, al fischio finale dell'arbitro, ricordo un furioso George Coste correre verso di me ed urlare con le lacrime di gioia e la rabbia negli occhi "E adesso diglielo cazzo che è finito il tempo delle vacanze in Italia, Dai, diglielo!". La mia traduzione fu ovviamente più soft e mi inventai i complimenti ed i ringraziamenti per aver giocato contro i Lupi. Gli stranieri si sarebbero poi rifatti il 14 giugno al Rigamonti di Brescia battendo le Zebre. Destini curiosi.
Il tempo delle vacanze degli stranieri ovali sembra essere tornato, a giudicare dai recenti 6 Nazioni e dai risultati in Pro12 delle due squadre italiane. Tant'è. Il ricordo di quella combriccola è uno dei ricordi più belli che conservo della mia vita ovale.
Gasato dall'idea di accompagnare questi miti tra cene ufficiali, allenamenti, visite a palazzi romani e bevute all'ormai scomparso pub australiano Ned Kelly, mi ritrovai gasato per appartenere ad un popolo ovale che con rabbia, rigore e disciplina li aveva battuti.
Ecco i Lupi: Tommaso Ravasini (R. Parma), Stefano Saviozzi (Benetton Treviso), Mirko Russo (R.Roma), Giampiero De Carli (R.Roma), Andrea Castellani (Benetton Treviso), Ermanno Matrullo (Fiamme Oro), Santiago Racca (Calvisano), Alessio Murrazzani (R.Roma), Carlo Caione (Aquila), Orazio Arancio (Milan), Flavio Siciliano (R.Roma), Rocco Salvan (Fiamme Oro), Wilhelmus Visser (Bologna), Gianluca Guidi (Livorno), Matteo Mazzantini (Benetton Treviso), Paolo Taddio (Fiamme Oro), Giuseppe Manghi (Bologna), Leandro Manteri (Benetton Treviso), Nicola Aldrovandi (Bologna), Javier Pertile (R.Roma), Giovanni Raineri (R.Roma) Allenatori: Massimo Mascioletti - Andrea Angrisani Presidente: Renato Speziali |