Mauro Bergamasco. Sì, esatto, il padovano gira mondo che ha chiuso la sua attività agonistica con 106 presenze in azzurro. Dopo la partita con il Canada e contro l'Irlanda, aspettavamo tutti di vederlo domenica ad Exeter contro la Romania per una super festa. Una sorta di ringraziamento per uno degli ultimi guerrieri che hanno cominciato a indossare l'azzurro mentre il rugby italiano viveva ancora il passaggio da sport amatoriale ad attività sportiva professionistica. Invece no. L'avete vista Irlanda-Italia? Si, bene. No? Peccato. Perché quella era stata l'ultima occasione per vedere il flanker del Brenta in azione. Già, coach Brunel non l'ha inserito nella lista dei convocati per l'ultima partita della Coppa del Mondo 2015 in Inghilterra. |
Certo, un allenatore, oltretutto se allenatore della nazionale, deve fare le sue scelte in autonomia, basandosi sullo stato di salute e di forma dei propri atleti e sul tipo di gioco degli avversari. Legittime, poi, sono le rimostranze degli appassionati. Ma un dubbio ci viene. Parisse non c'è (era proprio indispensabile contro l'Irlanda, eh?!). Vunisa in panca dopo che mai Zanni ha giocato in questo mondiale a terza centro e Mauro, con un workrate altissimo in proporzione ai minuti giocati, sta fuori, in tribuna. Forse farà una marea di selfie con i tifosi che glielo chiederanno. Forse, da campione qual è, seguirà con la stessa tensione e passione di sempre la partita. Forse.
Di sicuro, non dico la fascia di capitano come qualche amico sperava, ma una presenza in campo contro la Romania, nell'ultima giornata del mondiale se la sarebbe meritata. E non lo dico da amico, amico non conoscente tengo a precisare, non lo dico da estimatore, non lo dico sulla base di sentimenti da tifosi. Lo dico con un poco di presunzione per quello che capisco di questo sport e per quello che ho visto in questo mondiale. Lo dico perché anche oggi Brunel mi ha spiazzato. Grazie Mauro. Grazie campione. Grazie signor Mauro Bergamasco per questo tuo essere così. Continua a scrivere pagine del tuo libro che Rugby To Italy è con te.
Di sicuro, non dico la fascia di capitano come qualche amico sperava, ma una presenza in campo contro la Romania, nell'ultima giornata del mondiale se la sarebbe meritata. E non lo dico da amico, amico non conoscente tengo a precisare, non lo dico da estimatore, non lo dico sulla base di sentimenti da tifosi. Lo dico con un poco di presunzione per quello che capisco di questo sport e per quello che ho visto in questo mondiale. Lo dico perché anche oggi Brunel mi ha spiazzato. Grazie Mauro. Grazie campione. Grazie signor Mauro Bergamasco per questo tuo essere così. Continua a scrivere pagine del tuo libro che Rugby To Italy è con te.