Sergio Parisse, capitano della nazionale maschile di rugby. Il campione indiscusso degli azzurri la settimana scorsa aveva espresso - in un video pubblicato dall'account Instagram della FIR - la sua solidarietà e supporto alla nazionale femminile di capitan Sara Barattin impegnata nell'ottava Coppa del Mondo in Irlanda.
Per chi non lo avesse visto, lo ripropongo oggi poche ore prima di sintonizzarci tutti sul sito www.worldrugby.org per la diretta streaming, alle ore 15.30 italiane, di Inghilterra-Italia. Questa la formazione che scenderà in campo oggi contro le campionesse del mondo in carica: 15 Manuela FURLAN (Svincolata, 56 caps) 14 Michela SILLARI (Harlequins, 35 caps) 13 Maria Grazia CIOFFI (Rugby Colorno, 47 caps ) 12 Beatrice RIGONI (Valsugana Rugby Padova, 17 caps) 11 Maria MAGATTI (Rugby Monza 1949, 20 caps) 10 Veronica SCHIAVON (Yokohama TKM, 79 caps) 9 Sara BARATTIN (Villorba Rugby, 72 caps) – capitano 8 Elisa GIORDANO (Valsugana Rugby Padova, 22 caps) 7 Isabella LOCATELLI (Rugby Monza 1949, 12 caps) 6 Ilaria ARRIGHETTI (Stade Rennais, 26 caps) 5 Alice TREVISAN (Rugby Riviera 1975, 40 caps) 4 Valeria FEDRIGHI (Verona Rugby, 3 caps) 3 Lucia GAI (Stade Rennais, 48 caps) 2 Melissa BETTONI (Stade Rennais, 36 caps) 1 Marta FERRARI (Stade Rennais, 19 caps) A disposizione: 16 Elisa CUCCHIELLA (Rugby Belve Neroverdi, 63 caps) 17 Gaia GIACOMOLI (Rugby Colorno F.C., 6 caps) 18 Sara TOUNESI (Rugby Colorno, 1 cap) 19 Valentina RUZZA (Valsugana Rugby Padova 14 caps) 20 Silvia GAUDINO (Rugby Monza 1949, 68 caps) 21 Sofia STEFAN (Stade Rennais, 28 caps) 22 Paola ZANGIROLAMI (Valsugana Rugby Padova, 72 caps) 23 Veronica MADIA (Rugby Colorno, 4 caps) |
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Rouhani no, ma Parisse e gli azzurri ti lasciano vedere tutte le nudità che vuoi ai Musei Capitolini28/1/2016
Perché, dal 2000 al 2015 chi si è mai preso la briga di salire verso la statua equestre di Marco Aurelio fiancheggiando l'Ara Coeli? Per salire in cima alla piazza, a pochi metri dalla mitica lupa, e varcare l'ingresso dei Musei Capitolini. Suvvia, con motivazioni più o meno valide, partecipiamo sempre tutti alla polemica, quale essa sia. Polemica che una volta definivamo "da bar" e che adesso vola sul web e sui social network. Per una volta, grazie al rugby, grazie all'accordo stipulato tra FIR e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo cui ha aderito anche la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, però potremmo sprecare parole e fiato per commentare quello che ci è concesso vedere - gratis - e non solo quello di cui si parla. Sia ben chiaro, si tratta di qualcosa che vale la pena ammirare anche pagando il consueto biglietto di € 12,50 (ridotto a € 10,50 per i residenti a Roma). Ma gratis è meglio, certo.
Consideriamo che grazie alla convenzione siglata, i possessori dei biglietti per le partite in casa dell'Italia (Italia-Inghilterra, 14 febbraio ore 15 e Italia-Scozia, 27 febbraio ore 15.25) avranno diritto - in quei fine settimana, dal venerdì alla domenica inclusi - all’ingresso gratuito per due persone presso dieci musei e gallerie d’arte semplicemente esibendo i biglietti della partita che si disputa in quel weekend. Questa la lista dei musei statali e civici con ingresso gratuito FIR: 1- Galleria Spada – Roma (piazza Capo di Ferro, 13; ore 8.30 – 1930) 2- Museo dell’Alto Medioevo – Roma (viale Lincoln, 3; ore 9-14; domenica 9-19.30) 3- Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” – Roma (via Merulana, 248; ore 9-14; sabato e domenica 9-19.30) 4- Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Roma (piazza S. Croce in Gerusalemme, 9/A; ore 9-19) 5- Museo Nazionale del Palazzo di Venezia – Roma (via del Plebiscito, 118; ore 8.30-19.30) 6- Museo Nazionale di Castel S. Angelo – Roma (lungotevere Castello, 50; ore 9-19.30) 7- Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – Roma (piazzale di Villa Giulia, 9; ore 8.30-19.30) 8- Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” – Roma (piazza Guglielmo Marconi, 14; ore 9-18; domenica ore 9-13.30) 9- Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini – Roma (via delle Quattro Fontane, 13; ore 8.30-19) 10- Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini – Roma (via della Lungara, 10; ore 8.30-19.30). A- Musei Capitolini B- Centrale Montemartini C- Museo dei Fori Imperiali – Mercati di Traiano D- Museo dell’Ara Pacis E- Museo di Roma F- Galleria d’Arte Moderna G- MACRO H- Museo di Roma in Trastevere I- Musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette e Casino Nobile) L- Museo Civico di Zoologia Specie se avete partecipato alla polemica sulla visita di Rouhani cogliete al volo l'occasione di comprendere che cosa non sia stato concesso ammirare, al presidente iraniano, del patrimonio artistico nazionale e mondiale! Rugby Love a tutti!
Al termine del torneo, in sala stampa, più di qualche collega giornalista ha chiesto al coach Brunel se avesse intenzione di dimettersi. Il francese ha risposto di no, non era sua intenzione. Avrebbe rimesso il caso ai giocatori e al consiglio federale ma lui non avrebbe rinunciato alla conduzione tecnica. Mugugni, polemiche e discussioni hanno accompagnato gli ultimi giorni di marzo, sperando di poter riaffrontare il discorso azzurro a maggio con le convocazioni per la Coppa del Mondo 2015 e, quindi, con i raduni di Bormio, Villabassa e Fiuggi tra giugno ed agosto.
Ci ha pensato il presidente federale Alfredo Gavazzi a riposizionare i riflettori sulla nazionale azzurra: durante un incontro con la stampa a Milano, di cui riportiamo alcuni estratti video a questo link, ha parlato di tagli ai gettoni presenza pur mantenendo il budget premi per incentivare i risultati, contratti blindati per evitare, ad esempio, di formare gente come Michele Campagnaro che poi va all'estero e di quanto i frutti della sua presidenza si vedranno tra la Coppa del Mondo 2019 in Giappone e quella da assegnare nel 2023, quando avremo i ragazzi delle sue Accademie. Il tutto espresso in maniera diretta e semplice, come nel suo stile, con espressioni che badano poco alla forma ma alla sostanza. Come quando ha parlato di 15° posto nel ranking mondiale, rifiutando ogni responsabilità per tale negativo conseguimento. Gli azzurri non ci sono stati, hanno reagito di cuore (o palle, sia ben chiaro) in maniera diretta e compatta. Con l'hashtag #portacirispetto lanciato da Sergio Parisse e da tutti ripreso. Bene, a questo punto, credo si possa fare a meno dello psicologo invocato dopo il Galles e si possa iniziare il prima possibile il raduno. Il problema della nuova ridistribuzione economica dei premi credo abbia poco a che fare con la "rivolta". Credo sia un semplice messaggio, magari espresso in forma inconsueta ma di sicuro coesa, teso a sottolineare come i ragazzi siano consapevoli di rappresentare un movimento ma di non esserne i soli attori. Strano l'atteggiamento del presidente che, purtroppo in maniera piuttosto diffusa nella nostra società, scarichi solo su una parte del sistema, o su suoi predecessori, lo stato delle cose. Non credo il ranking mondiale abbia in questo periodo tutta questa importanza: consideriamo infatti i criteri di attribuzione punteggi ad una Georgia che vince con nazionali del calibro di Romania, Canada o Spagna e di un'Italia che perde nel 6 Nazioni. Tant'è. Un declino evidente c'è. Ma della struttura, non di una parte. Sembra non sia stato messo in discussione il tecnico, non sia stata messa in discussione la struttura tecnica del rugby di base né quella dell'Alto livello. Insomma, a nostro avviso, vero che scendono in campo i giocatori ma se perde così l'Italia significa che il movimento sta perdendo qualcosa. Certamente il lavoro iniziato due anni fa dal nuovo consiglio vedrà i suoi frutti fra 4/5 anni, non prima. Ma, alla fine, i giocatori della nazionale azzurra non sono mai scappati dalle loro responsabilità, anzi hanno anche chiesto aiuto. Ed ora, persino rispetto.
Martin Castrogiovanni fa una gara di bau bau e perde, liberando così il posto per Lorenzo Cittadini. Finalmente si dice. Che sfiga, dicono altri. Adesso Jacques Brunel non lo convoca per le due partite ed i commenti partono a razzo. Aspetta, poi bisogna correggere il tiro perché Castro ringrazia Brunel e lo staff. Insomma lo crocifiggiamo o no? Kelly Haimona ride di Tommaso Allan. "No, aspetta, ride con due anziane britanniche". "No no, ride per il calcio sbagliato". "Ti dico di no! ma hai visto il video?" "Si, non è mica il regista a raccontarmi la verità". "Insomma a me sta sulle balle Gavazzi, il Calvisano e le Zebre e allora mi sta sulle balle anche Haimona e allora stava ridendo". Ecco, semplice. Fabio Caressa prende per i fondelli la stampa italiana perché, comprensibilmente, chi non vive il rugby non riesce a capire come una nazionale così poco vincente possa essere così tanto sostenuta. Durante la sua trasmissione a Radio Deejay, radio commerciale e divertente. Stride il fatto che sia un pezzo grosso di Sky Tv la televisione dei prossimi mondiali? Beh, tante volte abbiamo letto titoli e articoli così. Li ha esasperati, certo, ma non s'è inventato il male. Le Zebre forse vanno a Roma. Forse restano. A Roma hanno già aperto l'account twitter dei Pretoriani (un fan, certo). General Manager e allenatore si sono menati. "Si cercano investimenti privati". "Ma si va alle Tre Fontane, EUR tranquilli". "Non al Flaminio?" "No". Però continuiamo a parlarne senza dati che Facebook ed il web sono belli, belli davvero. Samuela Vunisa va a giocare ai Saracens e le Zebre prendono un romeno in seconda linea? Simone Favaro a Glasgow e Michele Campagnaro a Exeter: "ma non dovevamo tenere i talenti qui nelle franchigie? Al diavolo la FIR!" Ma l'Italia ha davvero vinto? Campioni, figata! Ma non erano scarsi? No no, campionissimi! Ma non erano gli inglesi a volerci fuori dal 6 Nazioni? Lo dicevano tutti! No, lo diceva un giornalista su un giornale che poi ha pure corretto il tiro. Insomma, rimaniamo nel 6 Nazioni davvero? Non vanno a giocare a Tblisi? Ah, bene!
La squadra di Federica ha superato la concorrenza di altre 527 formazioni virtuali di rugby iscritte al concorso, con il coinvolgimento complessivo di oltre 8.700 appassionati . «La mia passione per il rugby è legata alle radici abruzzesi - spiega Federica - Sono aquilana e l’Aquila è una città dove il rugby gode di grande popolarità, per via della sua importante tradizione sportiva. Da sempre seguo con attenzione le partite del 6 Nazioni e il concorso mi ha incuriosita per la sua originalità: ho quindi deciso di coinvolgere un gruppo di compagni di corso di laurea triennale dell’Università degli Studi de l’Aquila. A sorpresa, abbiamo vinto: una grande emozione per me, perché quella contro la Francia sarà la prima partita della Nazionale che vivrò allo stadio, insieme con i tifosi. La nostra è una squadra giovane - il più piccolo ha 22 anni, il più maturo 36 - e caratterizzata da una forte componente rosa: di questo sport noi donne apprezziamo soprattutto valori come la lealtà e la spontaneità». La prossima settimana il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, main sponsor della Federazione Italiana Rugby, annuncerà il team che canterà l’inno con gli Azzurri in occasione della partita casalinga dell’Italia contro il Galles, in programma a Roma il 21 marzo. Se non l'avete ancora fatto, prendetevi il biglietto perché quello sarà rugby vero! |
Marco TurchettoEx seconda linea (quando bastava saltare e spingere), giro il mondo ovale con la mia macchina fotografica e il taccuino. L'ebook gratuito!
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