Mercoledì 13 settembre a Milano la Federazione Italiana Rugby ha presentato i massimi campionati femminili e maschili 2017/2018 e le relative novità. Niente retrocessioni per il campionato maschile ed allargamento a 20 squadre per quello femminile. Il presidente federale Alfredo Gavazzi ha rilasciato l'intervista che vedrete qui sotto in video nella quale affronta i temi della necessità di migliorarsi a livello europeo e dell'aumento delle partecipanti al movimento femminile. Non mancano richiami alla Coppa Italia e al "marketing delle giocatrici che diventeranno mamme". Beh, insomma, un'intervista da guardare! Rugby Love! |
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"Deciderà World Rugby. Io gli ho chiesto di restare un altro anno alle Zebre e di andare l'anno successivo in Francia. E quando mi ha detto di no, visto che siamo stati schietti, gli ho anche fatto presente che non potevo concedere il nulla osta per il suo trasferimento. Le nuove Zebre, infatti, sono nate per ripartire da un pacchetto che va decisamente sistemato e in questo pacchetto c'era anche Edoardo Padovani" così si è espresso il presidente federale mentre lasciava l'NH Hotel per fare rientro in Franciacorta con la sua vettura. "Ora mi ritrovo nella condizione di cercare un estremo per la franchigia federale dopo che Padovani è giunto a Parma perché l'ho voluto io personalmente nonostante il parere contrario di qualche tecnico. Mi dispiace umanamente per il giocatore che adesso sta fermo ma il mio ruolo è quello di tutelare tutto il movimento italiano non solo le Zebre. Se perdiamo questa linea comportamentale, cosa ci stiamo a fare?"
Au revoir Monsieur le President, in bocca al lupo Edo: ti vogliamo vedere in campo il prima possibile! Rugby Love
Ma cos'è la Procura Generale dello Sport? Ce lo spiega il Codice della Giustizia Sportiva pubblicato sul sito del CONI laddove si specifica che si tratta di quella istituzione, composta dal Procuratore generale dello sport e dai Procuratori nazionali dello sport, "che coopera con le procure federali...per assicurare la piena osservanza delle norme dell'ordinamento sportivo". All'art. 51 comma 4, inoltre, si legge che " La Procura generale dello sport, in spirito di leale collaborazione, coopera con ciascuno dei procuratori federali al fine di assicurare la completezza e tempestività delle rispettive indagini; a tal fine, la Procura generale dello Sport, anche su segnalazione di singoli tesserati e affiliati, può invitare il capo della procura federale ad aprire un fascicolo di indagine su uno o più fatti specifici, provvedendo all’iscrizione nel registro" dei procedimenti.
Insomma, questo è l'organo che sta procedendo nei confronti della vecchia dirigenza FIR. FIR che, dopo le recenti elezioni del 17 settembre, vede ancora eletti lo stesso presidente e 3 dei 10 consiglieri. Parlare pertanto oggi di una "FIR consapevole di non aver commesso alcuna violazione" come dichiarato sul sito federale, appare - a mio modo di vedere le cose - irrispettoso nei confronti del movimento tutto (che con libere elezioni ha votato i propri nuovi rappresentanti) e soprattutto nei confronti dei sette neoconsiglieri eletti. Estranei ai fatti contestati e per i quali è stata aperta l'indagine. La responsabilità è personale ed è un onere in carico a chiunque ricopra una posizione nel board. Chissà se la FIR è consapevole di questo.
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Marco TurchettoEx seconda linea (quando bastava saltare e spingere), giro il mondo ovale con la mia macchina fotografica e il taccuino. L'ebook gratuito!
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